Anche per questo 2016 l’Email Marketing non morirà. Nonostante mille volte sia stata annunciata la sua morte, i dati dimostrano il contrario e confermano che è ancora importante investire nell’Email Marketing. Il sito Email is not dead, infatti, riporta una lunga serie di statistiche aggiornate sull’uso delle email da parte di aziende e utenti e sull’evoluzione di questo strumento di comunicazione: il numero di account attivi nel mondo è di 4,35 miliardi ed è previsto che diventeranno 5,59 miliardi nel 2019, con un taso di crescita del 26% (dati Radicati Group – anno 2015). Numeri da capogiro, eh?
L’Email Marketing è infatti uno strumento prezioso per dialogare con i propri clienti, potentissimo per creare una fedele relazione con loro. L’email è infatti ancora una delle killer application di Internet in grado di garantire uno dei migliori ritorni sull’investimento (ROI): ad esempio, durante il Black Friday statunitense del novembre 2015, l’email ha generato il 25,1% delle vendite totali. Il Direct Email Marketing (DEM), se ben progettato, può diventare il canale preferenziale di relazione tra la vostra azienda e il suo target, un modo per creare una comunicazione personalizzata, continua e mirata, capace di tenere viva l’attenzione sulla vostra realtà aziendale, i suoi prodotti e servizi.
I vantaggi
Una bella infografica di Smart Insights e Get Response mostra chiaramente lo stato dell’e-mail marketing aggiornato al 2015: per ben il 23% degli intervistati, una campagna DEM ha il grande vantaggio di generare contatti potenziali (lead) che potrebbero trasformarsi in clienti. Persone quindi più disponibili ad ascoltare cosa avete da dire, più sensibili alle vostre proposte commerciali e più facilmente propense a concludere l’acquisto.
Ma sono davvero tanti i vantaggi di una buona strategia di Email Marketing:
- é uno strumento che garantisce ottime performance a costi molto bassi
- i messaggi inviati possono essere individuali e personalizzati
- permette di misurare i risultati in modo chiaro ed immediato e, di conseguenza, stabilire le strategie di investimento di web marketing
È vero però che per ottenere questi risultati bisogna progettare correttamente una strategia, in base alla quale non solo definire quando ‘parlare’ al cliente, ma soprattutto come: guardando le statistiche, solo il 30% delle email inviate vengono aperte e questo induce a pensare che il successo di una campagna di email marketing sia determinato da molti fattori, che devono suonare in armonia per assicurare risultati soddisfacenti. Se ci pensiamo, tra il CANC e il doppio click di apertura, passa davvero una frazione di secondo!
I punti essenziali per una buona strategia di Email Marketing
Riuscire a costruire un’email perfetta è frutto di un continuo lavoro di analisi e test, ma senza dubbio ci sono alcuni elementi essenziali da rispettare per sperare almeno che il vostro messaggio non finisca nel cestino o, peggio ancora, nella spam. È vero che l’email design si sta evolvendo e oggi le campagne devono essere ottimizzate per mobile, multicanale e allineate ai moderni trend di design grafico, ma prima di addentrarsi nella materia, meglio ripassare le basi, ovvero quegli aspetti fondamentali che non possono assolutamente mancare in una buona email aziendale.
Il mittente
Il riconoscimento del mittente è determinante nella decisione dell’utente di aprire un messaggio: dev’essere subito chiara la sua identità. Gioca un ruolo importante l’indirizzo email del mittente, che più è chiarificatore circa l’identità di chi ha spedito il messaggio, più permette al destinatario di identificare con facilità chi lo sta contattando. Quindi, è importante evitare gli indirizzi no-reply (in effetti, limitano il dialogo con il cliente o potenziale tale) e utilizzare il sender-name per identificare chiaramente il vostro brand in ogni email.
L’oggetto
Cosa volete ottenere dal messaggio che state inviando? Questa è certamente la prima domanda che dovete farvi per poter comunicare subito e in modo chiaro nell’oggetto il motivo per cui un utente dovrebbe aprire la vostra mail. Un oggetto efficace è una stringa di testo che spiega esattamente cosa è racchiuso nel messaggio, meglio se fin da subito esplicita chiaramente il vantaggio o l’utilità che può derivare dal leggerlo. Perchè dovrebbero aprirvi e non cestinarvi?
Testi che emozionano
Bene, ora che la vostra email è stata aperta, il rischio di finire nel cestino non è ancora sventato. Siete capaci di trattenere il lettore fino alla fine della vostra email e magari emozionarlo? Riportando le parole di Alessadra Farabegoli in ‘Scrivimi qualcosa che ho voglia di leggere‘: “Bisogna rendersi conto che i nostri iscritti non sono tutti uguali, non hanno tutti le stesse esigenze, aspettative, curiosità; presentare quel che offriamo senza dare per scontato che gli altri l’abbiano già capito; organizzare ogni dettaglio per semplificare, addolcire, sorprendere positivamente”. Puntare su contenuti di qualità il più possibile ‘umani’, capaci di parlare realmente al cliente e in grado di soddisfare davvero una sua esigenza: questa la chiave del successo di una campagna di emal marketing ben fatta.
Il futuro? Sempre più personalizzazione. A quanto emerge dall’Email Marketing Industry Census, ricerca svolta lo scorso anno in America, nei prossimi 5 anni i l’elemento chiave, oltre ai data e al content, sarà proprio la personalizzazione, ovvero la capacità di raggiungere la persona giusta, nel momento giusto con il giusto contenuto, per arrivare a creare una vera esperienza di comunicazione mirata e su misura.