Ancora una volta Facebook mette mano all’algoritmo del News Feed, per mostrarci solo quei contenuti ai quali siamo più interessati. Ancora una volta, quindi, un ‘restringimento della realtà’, a favore di una visualizzazione ridotta delle notizie che circolano su Facebook: nelle prime posizioni, solo le storie che ci interessano maggiormente, provenienti dalle fonti che seguiamo di più.
Non sono più solo le interazioni (like, condivisioni, commenti) ad influenzare il risultato di ciò che vediamo nella home, ma anche le notizie di cui ci importa di più, decise in base alle nostre abitudini. Ma come fa Facebook a sapere quali storie ci interessano?
Nei mesi scorsi un Feed Quality Panel, costituito da un gruppo di mille utenti, ha fatto da campione statistico valutando ogni giorno la propria esperienza sul social network. A questi si sono aggiunti i comportamenti analizzati di decine di migliaia di iscritti in tutto il mondo, per capire gli interessi e i temi su cui discutono di più con i loro amici.
Gli effetti del nuovo algoritmo
Due sono quindi gli elementi combinati insieme nel nuovo algoritmo di Facebook: in primo luogo, la probabilità che l’utente voglia davvero vedere quella particolare storia in cima alla sua bacheca e, in secondo luogo, la probabilità che la notizia possa piacere e che possa poi essere condivisa.
L’obiettivo? Facebook sta facendo di tutto per cercare di non far abbandonare il social anche quando si seguono link esterni, cercando di mostrare i migliori contenuti possibili.
Questo cambiamento avrà sicuramente effetti anche per i gestori delle pagine: saranno penalizzate le pagine con un alto tasso di click ma un basso grado di interesse delle storie pubblicate.
Insomma, Facebook diventa sempre più un social network ‘su misura’. O no?